Macerata Hotel - Guida Turistica

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.: MACERATA HOTEL
 Macerata è un comune di 42.361 abitanti della provincia di Macerata, capoluogo dell'omonima provincia.
 L'origine di Macerata viene tradizionalmente connessa con la distruzione nel 553 da parte di Alarico della colonia romana Helvia Recina, ubicata sulle sponde del Potenza lungo la via Flaminia, ma il Comune si costituì con l'unione di due "castelli" (Macerata e Poggio San Giuliano) solo nel 1138, crescendo ben presto di importanza. La nascita di Macerata venne riconosciuta dal vescovo di Fermo, Liberto che la governava insieme al vescovo di Camerino. Ebbe privilegi da Re Euro, figlio di Federico II (1239) conserva uno statuto del 1289. Nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini seguì alternativamente i due partiti, finché passò alla Chiesa.
 Macerata ottenne la piena autonomia dai vescovi di Fermo e Camerino nel 1320 ad opera di Giovanni XXII, il quale la eresse a vescovado con il titolo di città. Vi presero così residenza ordinaria i rettori e i vicari della Marca, la tesoreria e la curia generale e i cardinali legati dai pontefici, ottenendo più tardi anche il privilegio del mero e del misto impero, la zecca e il tribunale della Sacra Rota. Unita alla diocesi di Recanati dal 1357 al 1586, fu in seguito per lunghi anni sede della Legazione Apostolica della Marca. Dal 1371 fu sede della Curia generale delle Marche ed ebbe confermata la Zecca, esistente dal 1334. Dopo qualche parentesi di altre dominazioni (Varano, Francesco Sforza) ritornò nel 1455 a far parte della Chiesa. Dal 1588 al 1816 fu sede del Tribunale Supremo della Rota, con giurisdizione su tutta la Marca. Occupata nel 1798 dai Francesi, ne fu bombardata e saccheggiata l'anno seguente. Dopo la battaglia della Rancia (1815) fu per breve tempo sotto gli Austriaci, tornando poi alla Chiesa sino al 1860.
.: STORIA
 Si sono fatte molte ipotesi sulla questione dell'origine del nome della città di Macerata. Sappiamo che il toponimo terra de Maceriatinis compare nel 967 e che, più tardi, nei documenti si cita il Castrum Maceratae ed infine che, successivamente, la città veniva identificata con il nome di civitatis Maceratae.
 Una delle prime ipotesi espresse sull'origine del nome si rifà alla cultura epico-romantica: ad esempio Pompeo Compagnoni, riportando l'opinione corrente del suo tempo, imputava le origini del nome e della città ad un tale Maccio Macro, annoverato nientemeno tra i nipoti di Noè, ovvero ad un immaginario Macareo. Sempre nella stessa ottica, si avanzò l'idea che il nome derivasse dal fatto che, per elevare le prime costruzioni della nuova città, fossero state utilizzate le macerie della vicina città romana di Helvia Ricina.
 Altre ipotesi più pragmatiste farebbero derivare il toponimo Macerata dal sostantivo «macèra»: tale termine poteva identificare un luogo caratterizzato dall'esistenza di maceratoi dove veniva posta a macerare la canapa. Infatti in quel tempo la coltivazione della canapa era molto diffusa. Lo stesso sostantivo «macèra» poteva significare anche l'esistenza di muri a secco utilizzati per la delimitazione delle terre. Secondo quest'ultima ipotesi (quella che attualmente è più accreditata), il nome Macerata deriverebbe dal fatto che nel luogo esistevano maceriae - pietre e mattoni di costruzioni precedenti -, utilizzate per l'edificazione di rudimentali fortificazioni. Gli abitanti avrebbero così assunto il nome di maceratinis, equivalente a "popolazione che è cinta da muri". La zona che anticamente si identificava come terra de maceriatinis, secondo studi recenti di L.Paci, era ubicata nell'attuale colle di Santa Croce.
 Comunque tali asserzioni non possono che restare solamente delle ipotesi, pur credibili, in quanto esse non ci danno le necessarie certezze sulle origini del nome della città di Macerata, stante la carenza di documenti.